Tornando nella mia città natale, ho dovuto affrontare i vari aspetti del passato. Tornato in campagna, ho iniziato a trascorrere del tempo nei miei luoghi “segreti”, quelli che nel profondo della mia memoria erano pieni di profumi, suoni ed emozioni. A poco a poco, inizia una riesplorazione catartica del mio ambiente familiare insieme alle creature amate di oggi. Solo che questa volta ero attratto dai tempi in cui tutto era sereno e in qualche modo inquietante. Sedotto dall’oscurità totale, stavo sperimentando le forme che la luce può rivelare, creando un mondo tra realtà e finzione, sogni e incubi, tra passato e presente. Attraverso la distorsione, arriva la chiarezza e attraverso l’abbandono, cerco di condividere la sensazione di essere lì, di vedere e vivere i miei percorsi intimi.
Gennaio 03, 2020