About This Project

Fulvia Bernacca

 

Lasciar crescere l’erba è il racconto di un giardino, di un luogo rimasto sospeso, di mutamenti, di amore, attesa e resilienza. È il vissuto di giorni difficili, quelli in cui mia madre era in ospedale. Mentre lei non c’era, l’erba del suo giardino cresceva, fioriva e appassiva.  Durante la sua degenza ho fotografato il suo giardino, l’ho osservato con pazienza, paura e sorpresa. L’ho cercata tra i fili d’erba, nel profumo dei fiori, nella ruvidità delle cortecce. L’ho ritrovata in quello che silenziosamente aveva curato lontano dalla quotidianità dei miei occhi. Il suo giardino, nell’attesa, è stata la mia cura. In un passo tratto da E il giardino creò l’uomo, del filosofo giardiniere Jorn de Précy, personaggio inventato dal curatore/autore Marco Martella, trova voce il mio sentire: “Il giardiniere ama l’inverno […] Ma l’inverno è malinconico, e forse il giardiniere si sta interrogando. Mio bel giardino, ci sarai ancora, la prossima primavera?  Davvero ritornerai?”* “Lasciar crescere l’erba” è diventato un delicato ritratto del legame tra mia madre e il suo giardino e una riflessione aperta sul nostro ruolo di esseri umani in un sistema più antico e complesso del nostro. È inoltre un invito a lasciare andare, per lasciar fiorire.

 

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8th edition