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Giandomenico Veneziani

 

Il cuore dell’inferno non è il fuoco, ma il ghiaccio. Freddo come l’odio, la disumanizzazione e la morte relazionale. Il corpo viene avvolto dalle fredde acque del Cocito e in quel momento ogni desiderio si spegne e l’uomo può solo contemplare il suo fallimento. Criogenizzato in questo immenso fiume, che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, l’essere umano diventa pietra, senz’anima, insignificante, muto e inerte. Si lascia trasportare senza meta dalla grande macchina sacrificale luciferiana e il “mperador” del regno doloroso, beffardo, si prende gioco della creazione imperfetta del Padre, che osserva dall’alto la macabra danza infernale coreografata dal suo ultimo Figlio. È consapevole di quanto sia grande la sofferenza dei mortali, poiché è lui stesso a infliggerla allo stesso modo dell’Angelo Caduto. La verità è che l’Onnipotente prova invidia per il piacere che la Stella del mattino prova nel dare dolore. Con la menzogna aiuta l’uomo a salire verso di Lui. Il suo intento non è quello di salvarlo, ma la sua unica ragione d’essere è quella di poter continuare l’eterna lotta con il suo amato Genio del Male.

 

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7 edizione, 7th edition