Tales from nowhere è una moderna fiaba visiva, un invito a intraprendere un potente viaggio di approfondimento nei luoghi interiori dell’artista che affronta le complessità di un periodo difficile derivante dalla sindrome di burn-out ricercando una versione magica della realtà. L’atto creativo che sfocia nella fotografia diventa uno sfogo, una cura e un rifugio per contrastare la quotidianità, un mezzo per ritrovare se stessi, esplorare le emozioni più nascoste e rivelare il proprio punto di vista sul mondo. Attraverso una narrazione che ricorda la Wunderkammer, il fotografo cerca tracce di magia nella realtà, scene delicatamente surreali che evocano visivamente paesaggi e personaggi straordinari. La macchina fotografica è il mezzo ideale per catturare momenti che nessuno vede, rievocare ricordi magici e descrivere un mondo di sogni dimenticati. La nostra esistenza è fatta di sensazioni sottili, di momenti che quasi non notiamo, che ci sfuggono e che potrebbero dare un significato più intenso alla vita stessa, rendendola più magica, inaspettata e non banale. Per sopravvivere alla monotonia dello sguardo quotidiano, abbiamo bisogno di vagare, di perderci nel mondo, di cercare piccole interconnessioni spazio-temporali, crepe nella vita di tutti i giorni che sottolineano i giorni che passano indifferenti. Queste crepe nello sguardo ordinario decontestualizzano la realtà e, collegate tra loro, formano mondi inaspettati e meravigliosi.
Gennaio 03, 2020