About This Project

Serena Biagini

 

Kyua

Fotografie applicate su vetro con inserti di pigmenti oro, 20×30 cm. Il kintsugi è una tecnica giapponese. Anzi, una metafora. Normalmente applicata alla ceramica, il kintsugi è impiegato per aggiustare un oggetto, attraverso un impasto d’oro. Le giunture che si creano con questo tipo di intervento, finiscono per nobilitare il manufatto danneggiato, donandogli una nuova vita, permeata di preziosità e bellezza. È nella valorizzazione della fragilità, che si ritrova una rinnovata forma d’identità, dopo essersi scontrati con le difficoltà dell’esistenza. Il kintsugi, infatti, è una cura (kyua, in giapponese), una trasformazione, una metamorfosi del dolore e della frattura: un atto d’amore dispensato, qui, a due fotografie d’archivio. Immagini volutamente anonime, utilizzate per superare ogni deriva egocentrica e guardare con empatia a una sorte universale. Queste due donne si somigliano, forse, ma non si conoscono e non ci conoscono. Sono semplicemente vissute. Il loro volto è anche il nostro e tramanda una dignità profonda e comune, una fierezza che si ritrova anche nel momento in cui, con consapevolezza, esibisce cicatrici rivestite d’oro. (La foto caricata è l’insieme delle 8 opere che compongono l’intero progetto in ordine dalla prima all’ultima).

 

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7 edizione, 7th edition